O.P. Spedale G. Zauli da Montepolo - Casa Residenza per anziani
Struttura ad utenza differenziata per anziani non autosufficienti, disabili fisici e psichici
Che cosa cercare in una residenza per anziani per i vostri cari ?
Sicuramente una struttura che offre assistenza personale, medica e infermieristica qualificata e professionale, ma anche una atmosfera familiare.
Da molti anni lavoriamo con anziani ed adulti affetti da disabilità e abbiamo imparato che non è facile per la famiglia separarsi da un proprio caro. Spesso il solo affetto non basta a risolvere i problemi, occorrono esperienza, competenza e professionalità.
Non potremo mai sostituire la famiglia nella quale vivono le radici affettive di ognuno ma, tutti noi, cerchiamo di ricostruire per i vostri cari un ambiente familiare ed affettuoso dove vengono garantite l’assistenza personale, la socializzazione, l’intervento medico, infermieristico e riabilitativo.
Le nostre origini
L’Opera Pia Spedale G. Zauli da Montepolo è una Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza eretta in Ente Morale con Regio Decreto in data 25.07.1880 ed ha sede nel Comune di Dovadola. L’Ente trae la sua origine dal testamento del fu Giuseppe Zauli fu Stefano da Montepolo, rogato il 27.07.1889. Gli aspetti istituzionali dell’Opera Pia sono sostanzialmente ancora regolati dalla Legge n.6972 del 17.07.1880 (con successive marginali modificazioni con gli annessi regolamenti di contabilità e amministrazione.
La legge è detta anche legge Crispi, dal nome del Presidente del Consiglio che, trasformò le Opere Pie, per definizione di carattere religioso e di ordinamento giuridico privatistico, in "Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza" IPAB con definizione ed impostazione giuridica di carattere laico, come era marcatamente lo stato laico italiano dell’epoca.
Con la costituzione delle Regioni la legislazione trasferì vari poteri dello Stato proprio alle stesse e, da queste, ai Comuni.
La legge 8.11.2000 n.328 ha dettato le linee guida per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, e la Regione Emilia Romagna, ha approvato la legge di riordino n.2 del 2003.
Tale legge, in particolare al Titolo V, fissa i criteri per il riordino delle IPAB.
Oggi, mentre si sta attuando un percorso di trasformazione, questo Ente rappresenta una fondamentale risorsa per il territorio ed un punto di riferimento per gli anziani e gli adulti in stato di bisogno fisico e psichico e per le loro famiglie.